ID 021
Nome comune Cedro dell'Himalaia
Nome scientifico Cedrus deodara
Altre specie C. atlantica; C. libani
Famiglia Pinaceae
Foto pianta    
Descrizione Conifera sempreverde, rustica e molto longeva, a rapido accrescimento, con chioma allargata piramidale. Originario dell'Himalaia e importata in Europa due secoli fa è molto apprezzata come ornamentale ed è il cedro più diffuso nei parchi e giardini. Preferisce terreni moderatamente acidi, soffici e profondi. Le altre specie utilizzate come ornamentali, sono il C. libani e il C. atlantica.
Fusto Eretto, alto fino a 40 m; apici dei rami principali molli e penduli; cima inclinata.
Foglie Aghiformi, sempreverdi, lunghe 2-5 cm, non pungneti colore verde intenso con riflessi bluastri, riunite in gruppi di 20-30; persistenti
Fiori Unisessuali riuniti in coni: i maschili sono gialli, eretti, lunghi 2-5 cm, i femminili, poco appariscenti, sono ovali, verdastri, arrotondati all'apice.
Frutti Secco (pigna), grande 8-12 cm, arrotondato, si desquama il secondo anno liberando i semi e lasciando il rachide eretto sui rami più vecchi
Stagione fioritura Settembre; novembre
Stagione frutti Estate - autunno dell'anno successivo
Effetto avverso Allergenicità bassa
Parte Polline
Organo bersaglio Apparato respiratorio
Modalità
Sintomi o Effetti Rinite
Aspetti fitosanitari I cedri sono soggetti ad attacchi degli afidi. Questi vivono in fitte colonie disposte a manicotto sui rami di diametro inferiore ai 2 cm e sui rametti più piccoli. Le piante attaccate sono riconoscibili dall'arrossamento e dalla successiva caduta degli aghi. Inoltre le piante infestate presentano una vegetazione ridotta e sviluppata all'apice dei rami. Le colonie degli afidi producono una melata sulla quale si sviluppa la fumaggine che forma spesse incrostazioni nerastre provocando un'azione asfittica sulla vegetazione. Nei casi di forti infestazioni la melata prodotta cade, a mo' di una finissima pioggia, imbrattando il suolo e le cose sottostanti le piante.